La "via normale" per via Fara 51 |
Sapersela
cavare in situazioni difficili, è una qualità che va esercitata, ed
è quindi complementare a quella che ti fa evitare i problemi. Chi è
sempre riuscito ad evitare problemi, infatti, la prima volta che si
dovesse trovare in una situazione davvero difficile rischierebbe di
andare in crisi di panico. Io, per fortuna, in situazioni difficili
mi ci trovo spesso e ho quindi l'esperienza necessaria per
affrontarle con relativa tranquillità.
Una
situazione problematica tipica è tornare a casa da una vacanza e non
trovare le chiavi. A me è successo tante volte. Una, in particolare,
merita di essere raccontata.
Il
teorema delle tre tasche
Una
sera di fine estate di un'anno di fine anni '90. Sono a Cagliari da
solo; Maria e Martino sono rimasti nelle Marche dai miei suoceri.
Rientro a casa che ormai è buio. Arrivato davanti alla porta cerco
le chiavi nelle tasche dei pantaloni, frugo in quelle del soprabito:
niente. Non ci sono. Le ricerco in tutte le tasche, inutilmente. Mi
maledico. Ricordo l'ultima volta che avevo perso le chiavi, un paio
d'anni prima, la notte trascorsa in hotel aspettando la padrona di
casa e il solenne “mai più” pronunciato al check out giurando
col portafogli vuoto sul cuore.
Guardo
in alto. Secondo piano. Le persiane sono aperte. Basterebbe rompere
il vetro. Il balcone dei vicini è collegato al mio da un sottile
cornicione e da loro c'è la luce accesa. Non li conosco ma ci
voglio provare.
Suono.
Mi risponde una bambina. Cerco di spiegarle la situazione. La bimba
parla con la mamma e mi apre. E' sempre lei che mi accompagna su al
secondo piano. Sento la voce della madre che però non si fa vedere.
Sono sul balconcino. La mamma chiama e la bambina rientra. Solo. Il
cornicione è sottile, ci sta giusto un piede ma il mio balcone è
vicino e ci provo. Esco sul cornicione tenendomi con la mano
sinistra al balcone dei vicini, aggiro titubante la grondaia e mi
attacco alla ringhiera del mio balconcino con la mano destra. Devo
solo scavalcarla ma ho un po' di vertigine e opto per la strategia
del verme. Piego il busto a testa in giù dentro al mio balconcino e
comincio a strisciare per portar dentro le gambe. Quasi subito, con
la testa già nel balcone di casa ma i piedi ancora sospesi nel vuoto
e il sedere in mezzo che svetta, la tasca del soprabito si aggancia
ad un ferro del balcone e non riesco più ad avanzare. Vorrei tornare
indietro ma ho paura di non ritrovare il cornicione. Sono già troppo
sbilanciato in avanti. Non so per quanto tempo resto bloccato in
quella situazione imbarazzante; non credo molto ma è tempo
lentissimo. Potrei urlare per chiedere aiuto ma la dignità mi spinge
a fare un ultimo tentativo. Massimo sforzo: sollevo le gambe, mi
spingo con le braccia, la tasca si squarcia e finalmente riesco a
passare. A questo punto, rompere il vetro ed entrare è un gioco da
ragazzi, l'avevo già dovuto fare altre volte. Finalmente in casa.
Sapevo di essere pieno di risorse: ce l'ho fatta anche questa volta!
Mi rilasso soddisfatto in poltrona, metto una mano in tasca e sento
un oggetto metallico! Una vampata di calore mi sale su velocissima
dallo stomaco alla testa mentre lo tiro fuori. Lo guardo incredulo:
sono le chiavi di casa!
C'è
una spiegazione (e non è quella che state pensando tutti).
Il
teorema delle 3 tasche. Hai tre tasche e un oggetto nascosto in
una delle tre. Controlli la prima, poi controlli la seconda e fino a
qui tutto bene. A questo punto controlli la terza. Ci sono però 50
probabilità su 100 che tu stia ricontrollando la prima pensando che
sia la terza. La matematica combinatoria, ci dice che la sicurezza di
trovare l'oggetto diminuisce esponenzialmente col numero di tasche e
tende rapidamente a zero (con più di 4 tasche diventa una missione
praticamente impossibile).
Non
sono un idiota! E' dimostrato matematicamente!
:-))) La teoria delle tre tasche la rivenderò alla prima occasione, sembrerò quasi convinto della mia idea e non essendo mia, sarò ancora più convincente, anche perchè se parlerò di matematica combinatoria chi mi ascolta alzerà le braccia in segno di resa!!! Grande Lorenzo, come sempre!!!
RispondiEliminaGrazie Fausto. E' provato anche sperimentalmente. Se vuoi far sparire un oggetto per sempre, mettilo in una delle 10 tasche di una borsetta da donna.
EliminaBasta metterla nella tasca centrale e come per magia tutto finisce in un buco nero astronomico!
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