10 capoterrestri e
un'extracapoterrestre, si sale a “perda sub'e pari” “una pietra
sull'altra”.
Tocchiamo il monolite di
chiara origine aliena per raggiungere la conoscenza del senso della
vita. Mi aspetto che dica qualcosa tipo “patatine e pistacchi a
volontà” ma tace. Lo guardo e finalmente sento un impulso nervoso
che, partito dalla mano, attraversa come un brivido la schiena fino a
raggiungere il cervello; ecco l'illuminazione: il bello della vita,
mi ha svelato, è stare lì a toccare quella pietra con gli amici
dopo averla raggiunta con fatica. “La vita non è un picnic”.
Il tempo che si staglia
sullo schermo anche oggi si sposterà di uno in avanti. Un altro di
quei numeri belli grossi pieni. Me ne restano ancora 17158.
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