Sono dell'idea che le
istituzioni, quando elette democraticamente, meritino rispetto, se
non altro per il rispetto che si deve a tutti gli imbecilli
che le hanno votate.
Non vale solo per le
istituzioni politiche nazionali ma anche per gli amministratori
locali, assessori comunali, presidenti eletti di associazioni,
federazioni sportive … La critica non dovrebbe mai essere denigratoria ma costruttiva, deve puntare alle “cose”, ai fatti.
Poi, ci saranno le elezioni per cambiare le “persone” e tutti noi
elettori saremo chiamati nuovamente a scegliere chi rappresenti
adeguatamente la nostra imbecillità.
I politici sono
espressione del popolo che li ha eletti a propria rappresentanza;
perciò, quando un popolo si scaglia contro la propria “classe
politica” è come se si scagliasse contro sé stesso e allora,
forse, è meglio fuggire all'estero aspettando che gli passi
l'attacco di schizofrenia.
Psicoterapia di massa.
“Sogno di essere ricco ma poi mi sveglio che non lo sono abbastanza
e mi rode lo stomaco. È grave dottore?“ “Parli, si rilassi e
continui a parlare ...”
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