Ormai
ci siamo. Mancano solo 2 giorni alla 100 chilometri del passatore.
Dopo molti dubbi e tentennamenti, finalmente lunedi' ho deciso e
comprato il biglietto aereo. Partirò.
Molti
dubbi, dicevo; i principali dovuti ad un piccolo infortunio al
ginocchio che non mi ha permesso di allenarmi come avrei voluto.
Negli ultimi 2 mesi, per cercare di preservare il ginocchio destro ho
fatto una media di solo 52km di corsa a settimana (le tante tabelle
sul sito del passatore vanno da quasi 90 a ben più di 100 km
settimanali). Il ginocchio ora è quasi a posto, anche se ogni tanto
mi dà un po' fastidio, e non sono sicuro che possa reggere fino a
Faenza. Un po' d'inquietudine mi viene anche dal meteo, che prevede
freddo e pioggia. Non credo che riuscirei a resistere per molte ore
al freddo, di notte, fradicio e stanco.
Il
mio obiettivo velleitario (9 ore senza trasformarmi in zombie) è
stato già
abbandonato per uno piu realistico (10
ore con metamorfosi).
Comunque
sono abbastanza tranquillo, se va bene, bene, se va male, pazienza.
La preparazione non è stata un sacrificio, ma un vero piacere. Il
trucco è solo questo: non fare quello che non ti va di fare; la
corsa, per noi amatori, non dovrebbe mai diventare un secondo lavoro
ma essere “sempre” un divertimento. Per questo non seguo mai
tabelle (le leggo e ne colgo degli spunti, ma non le seguo), per
questo ho fatto pochi chilometri di corsa, lunghi improvvisati,
lunghissimi abortiti. La gara è un suggello finale, ma il vero
piacere della corsa lo trovo nelle lunghe corse solitarie nella
natura. Il piacere fisico e dei sensi che si prova correndo in
montagna; il piacere mentale di correre
a lungo, per poter andare "sempre più in là" a vedere
cosa c'è dietro la curva e scoprire posti nuovi; andare oltre ai
limiti, assaporare la sensazione di poter correre all'infinito.
Insomma è
un fantastico delirio.
Se
dovesse andare male e, per qualsiasi motivo sentissi di dovermi
fermare al 48 esimo o al 65 esimo chilometro, mi fermerò, e sarà
stato comunque un utile assaggio per l'anno prossimo. Con l'età,
per quel che ne so io, si diventa sempre piu' forti e, se non lo sono
abbastanza quest'anno, sicuramente lo diventerò
negli anni a venire.
Passatore!
Con rispetto ti sfido e che vinca il migliore.
Ciao Lorenzo,
RispondiEliminaal Passatore ci sarà anche Inge, un'amica tedesca che non corre se non è "molto".
Lei, con la dovuta calma, arriva ovunque.
In alcune discussioni, avute insieme ad altri amici, ha detto anche che le ultra sono fatte per gli anziani, quelli a cui il riscontro cronometrico non interessa granché, basta che si arrivi.
Ti lascio con un suo raccontino:
http://brancaleonerunning.blogspot.it/2013/03/le-vie-di-san-francesco-ecotrail.html
Buon divertimento e buona corsa al Passatore!
Bel racconto. Qui sopra ho scritto che con l'eta' si diventa piu' forti. Voleva essere un paradosso, ma per certi aspetti e' proprio vero, come ci dimostra Inge.
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