Il 15 aprile alle 9, un mio
collega ha organizzato un convegno su tematiche affini a quelle su
cui lavoro io. Quando ho letto la “news”, ho pensato che forse
avrei fatto bene ad andarci; poi ho controllato l'agenda e mi sono
reso conto che proprio il 15 aprile e proprio alle 9 avevo prenotato
una colonscopia. Mi è toccato scegliere. È meglio assistere al
convegno o farsi infilare una sonda nel culo? Cos'è più
appassionante? This is the question.
A posteriori, non mi sono
pentito della scelta. È stato molto interessante. Sullo schermo
scorreva una presentazione estremamente chiara, che mi ha dissipato
un dubbio sul quale mi stavo arrovellando da tempo. Sono riuscito a
restare ben sveglio e seguire tutto, dall'introduzione, seguendo il
filo, fino alla conclusione …
Non sto parlando del filo
del discorso ma di quello della sonda e la sua introduzione, a dire
il vero, è stata un po' fastidiosa perché le parti sono delicate e
avevo rinunciato all'anestesia e il dubbio che mi arrovellava non
riguardava le energie rinnovabili ma la natura di un demonietto che
mi possedeva da tempo e che ho già descritto qui un paio di mesi fa:
“In questo periodo sono
posseduto da un demonietto che si è introdotto nel mio corpo, due
dita sottopelle, più o meno in corrispondenza dell'ombelico. Non è
ancora riuscito a farmi parlare in sanscrito con gli occhi
rovesciati. Mi fa però pronunciare messaggi in bassa frequenza dal
sedere. Lo sento che respira forte e il suo alito sulfureo mi gonfia
e poi sfiata dall'ano con voce profonda; non ho mai detto niente di
così profondo come in queste notti. L'odore è inconfondibile. Il
tanfo di zolfo non lascia dubbi. È un parente di Satana. La corsa è
una forma di esorcismo, di purificazione fisica e mentale. Prima di
rivolgersi al medico o al prete, vale la pena provare a fare una
bella corsa.”
Dopo, però, aver provato
con la corsa e non avendo fiducia nei preti, sono dovuto ricorrere al
medico col sondino. Da uno strettissimo passaggio, si entra in una
grotta affascinante; si percorre un lunghissimo cunicolo
attraversando inondazioni fangose, sempre più giù, nelle profondità
del mio io. All'improvviso, dietro una curva appare lui, è una roba
informe e molliccia, una specie di “blob” dall'aspetto innocente
che se ne sta lì acquattato aggrappato alle mie mucose; è bastato
un cappietto ed un paio di ave maria per estirparlo dalla mia anima.
Vederlo in diretta è stato veramente appassionante!
Altro che convegno. Mi
dispiace per il collega ma una bella colonscopia è assolutamente
meglio.
meglio di un film in prima tv insomma!
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