E dopo la bella sgambata "veloce" del
trail dei cervi, domani tornerò al mio placido mestiere di scopa.
Correndo veloce, con lo sguardo fisso in avanti, si calpestano molti
particolari; si lotta contro il tempo mentre, avanzando lentamente,
il tempo diventa un ottimo compagno di viaggio.
Avremo 10 ore e mezza per finire i 55
km entro il tempo limite: un “sacco di tempo” tutto da riempire.
Potrebbe sembrare troppo grande ma ce la faremo; in certi posti, in
certe occasioni, per quanto il tempo sia grande, si riesce sempre a
riempirlo tutto. Sono tanti i particolari da raccogliere ed infilare
in quel “sacco di tempo” che non si perde tempo a cercarli. Ci
metterò, ben arrotolati, i 55 km di percorso che, moltiplicati per
la distanza degli orizzonti, fanno tantissimi chilometri quadrati di
spettacoli naturali; ci metterò la compagnia degli ultimi, le loro
sensazioni e le mie ben mescolate, che così si esaltano meglio: un
po' di sfida, una briciola di preoccupazione, un pizzico di
curiosità, la giusta dose di sofferenza e tantissimo piacere. Ci
metterò la primavera, i suoi odori, i suoi colori, lo sguardo
sfarfallante di fiore in fiore, la pelle che si scopre e quel
continuo tic-tic di fotoni sulla pelle che risveglia gli ormoni dal
letargo invernale. Ci metterò la sensazione dell'ossigeno che entra
nei polmoni e scorre nel sangue, colmandomi di energia vitale.
Non vedo l'ora di essere lì, domani;
sono sicuro che mi porterò a casa quel sacco ben pieno di vita
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