Ho dimenticato la categoria dei
“finisher” per i quali l'unica cosa importante è tagliare il
traguardo; il tempo è irrilevante. Neanche la medaglia serve. È una
grande soddisfazione interiore e non ha bisogno di simboli materiali
anche se una bella foto al traguardo non guasta mai e pubblicarla su
FB li aiuta ad interiorizzare.
Sono quelli del “ce l'ho fatta!”
che taglierebbero a braccia alzate anche il traguardo dei 100 metri
in sessantordici secondi.
Io?
Passare il traguardo è un attimo, un
bellissimo attimo ma dietro c'è un lunghissimo percorso sia di gara
che di allenamento ed è soprattutto quello che mi voglio godere. Poi, quando FB mi chiede “A cosa stai
pensando?”, mi viene da sedermi sul water per esteriorizzare. Se
invece devo proprio interiorizzare mi faccio una colonscopia col
selfie stick. A proposito, ne ho due o tre che sono venute una
meraviglia! Tramonti intestinali. E poi si risparmia una bella cifra
sul ticket.
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